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La formazione è fondamentale nella nostra attività di volontariato.

 

Ma in che cosa consiste la formazione?

“È necessario porre un particolare accento sull’aggiornamento nel nostro volontariato. Una volta la società era più statica: i cambiamenti avvenivano più raramente e più’ lentamente. Oggi tutto cambia vertiginosamente…Cambiano anche le forme di povertà. Alle vecchie forme se ne aggiungono delle nuove, sulle quali bisogna attentamente riflettere per apportare nuovi e adeguati rimedi….”

 

L’aggiornamento è assolutamente indispensabile, pena il rischio di rimanere fuori tempo e completamente arretrati. Occorre tendere le orecchie per captare nuove idee, nuovi criteri di azione, nuove applicazioni…Per questo occorre leggere, approfondire, …da ogni parte si possono raccogliere suggerimenti, indicazioni, accorgimenti, consigli”. (Decalogo della Volontaria Vincenziana – P. Giuseppe Menichelli pag. 8).

 “…Chi attende all’attività caritativa non può mancare di una formazione specifica, richiesta dalle particolari esigenze di questa forma di apostolato. Questa deve essere in parte garantita dall’Associazione alla quale si aderisce ed in parte deve costituire un impegno personale, approfittando delle mille occasioni che si presentano giornalmente. Per mettersi al servizio dei fratelli più poveri occorrono disposizioni favorevoli di carattere, attitudini naturali a cogliere con prontezza i bisogni degli altri, bontà d’animo, dolcezza e cordialità di tratto, pazienza e capacità di sopportazione…Indispensabile, quindi, oggi una continua formazione culturale, che ci metta al corrente di tutte quelle conoscenze, di tutte le informazioni, di tutte le iniziative che rendono efficace e credibile la nostra carità….” (Decalogo della Volontaria Vincenziana – P. Giuseppe Menichelli pag. 5)